Ugo Foscolo, Sesto tomo dell’Io, (1801), EN, V, 1-27
LA GETTATEZZA
«Ma la patria?… Il cielo non me ne ha conceduto; anzi
ordinò alla fortuna di gettarmi nel mondo come un dado». (10)
AMORE E MISTERO. SI RIFERISCE A TEMIRA (VEDI ANCHE
EPISTOLARIO LETTERE ALLA ARESE 154 (II), I,214)
«Il mistero apriva e
chiudeva le cortine del suo letto: – il mistero; intendi? – Era amante per
cinque giorni, ma amica per tutta la vita» (15)
CONSIDERAZIONI SUL VERO AMORE, SUL MATRIMONIO E L’AMICIZIA
« “Se il cielo ti darà una sposa, dividi con essa tutta la
tua felicità. E dividi con essa nelle disgrazie il pane e le lagrime. Amatevi.
E se vi fosse concesso amatevi eternamente. Ma questo amore perfetto se lo
hanno pur troppo riserbato i numi. Ancor non è poco se due amanti, spenta la
passione, non s’odiano. Prevenite gli ultimi giorni di una passione languente
che cede sempre il loco alle furie della gelosia e dell’onore. La tristezza, il
sospetto e il tradimento passeggiano sempre d’intorno al letto di due sposi gelosi.
Non vi rapite la sacra amicizia, unico balsamo all’amarezze della vita. L’amore
perfetto è una chimera: il desiderio fa beati alcuni momenti: e l’amicizia
conforta tutti i tempi, ed unisce tutte l’età. Va’ mio ragazzo; te’ un bacio,
non mi giurare fedeltà ch’io nè la credo nè la voglio” ». (17)
LE COSE DA RISPETTARE
«Le cose più rispettabili sono:
La madre
col suo bambino sul braccio;
Il
servitore invecchiato in una famiglia;
La
verginella che coglie de’ fiori
Venero inoltre i vecchi e vo pazzo per i fanciulli dai tre
ai sett’anni; disprezzo i pedanti, compiango i soldati ed aborro i
criminalisti». (25)
PRODIGO PER NATURA
«Mi si legge nella fisonomia la prodigalità». (25).